"Leggere nuoce gravemente all'ignoranza" è un'iniziativa del Forum dei Giovani di Caselle in Pittari. Il progetto consiste nella lettura di un libro al mese e la relativa discussione all'interno del nostro blog.
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martedì 16 novembre 2010

Leggere nuoce...si rinnova


Cari ragazzi,
LEGGERE NUOCE GRAVEMENTE ALL'IGNORANZA si rinnova!
Da oggi in poi il libro del mese non verrà più scelto in base al genere ma alla tematica; questa nuova formula ci permette di proporvi delle altre attività da affiancare alla lettura personale del libro, per poter interagire non più soltanto "virtualmente" ma per scambiarci idee e opinioni dal vivo.
Per iniziare abbiamo scelto il libro "Terroni" di Pino Aprile; la tematica che vogliamo approfondire è la questione della meridionalità come parte integrante del problematico divario tra nord e sud. L'argomento è quanto mai attuale dopo l'uscita del film "Benvenuti al sud" che ha riaperto il dibattito sulla questione. Qui di seguito troverete la recensione del libro, vi invitiamo a leggerlo ma anche e soprattutto ad approfondire personalmente l'argomento attraverso la ricerca di ulteriore materiale (altri testi, film, canzoni..etc) da condividere poi con gli altri lettori durante l'evento di dicembre di cui vi daremo notizia a breve. Buona lettura!

TERRONI
Fratelli d’Italia... ma sarà poi vero? Perché, nel momento in cui ci si prepara a festeggiare i centocinquant’anni dall’Unità d’Italia, il conflitto tra Nord e Sud, fomentato da forze politiche che lo utilizzano spesso come una leva per catturare voti, pare aver superato il livello di guardia.

Pino Aprile, pugliese doc, interviene con grande verve polemica in un dibattito dai toni sempre più accesi, per fare il punto su una situazione che si trascina da anni, ma che di recente sembra essersi radicata in uno scontro di difficile composizione.

venerdì 15 ottobre 2010

Vaticano SpA


Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro parte da un archivio custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti riservati della Santa Sede. Lettere, relazioni, bilanci, verbali, bonifici. Tutto grazie all'archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta: Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L'artefice è monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti. Titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana, ma anche il denaro lasciato dai fedeli per le messe è stato trasferito in conti personali. Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria "lavanderia" nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato Vaticano. Tutto in nome di dio.

lunedì 13 settembre 2010

IL GATTOPARDO scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa


Il Gattopardo è un romanzo scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pubblicato postumo nel 1958.
L'autore trasse ispirazione da vicende della sua antica famiglia e in particolare dalla vita del suo bisnonno, il Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, vissuto negli anni cruciali del Risorgimento e noto anche per le sue ricerche astronomiche e per l'osservatorio astronomico da lui realizzato. Per il tema trattato è spesso considerato un romanzo storico, benché non ne soddisfi tutti i canoni.
Scritto tra la fine del 1954 e il 1957, fu presentato all'inizio agli editori Einaudi e Mondadori, che ne rifiutarono la pubblicazione (il testo fu letto da Elio Vittorini che successivamente sembra si fosse rammaricato dell'errore), avvenuta poi dopo la morte dell'autore da Feltrinelli con la prefazione di Giorgio Bassani, che aveva ricevuto il manoscritto da Elena Croce. Nel 1959 ricevette il Premio Strega, nel 1963 Luchino Visconti lo tradusse in un film omonimo.
Nel 1967 venne anche tratta un'opera musicale di Angelo Musco, con libretto di Luigi Squarzina.
Il titolo del romanzo ha l'origine nello stemma di famiglia dei Tomasi[1] ed è così commentato nel romanzo stesso: «Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra.»
Il racconto inizia con il ritrovamento di un cadavere di un soldato nel giardino di casa Salina. Questo giardino apparteneva al Principe Fabrizio Salina che abitava lì con i sette figli e la moglie Maria Stella. Don Fabrizio era un personaggio particolare perché la sua vita era caratterizzata da continui pensieri d'amore e di morte, erano solite le sue scappatelle con le amanti alle quali la moglie reagiva con delle crisi isteriche. Don Fabrizio è anche il testimone del lento decadere in quel periodo del ceto dell'aristocrazia di cui egli ne è un rappresentante. Infatti con lo sbarco in Sicilia di Garibaldi e del suo esercito si afferma una nuova classe, quella dei borghesi che il principe come tutti gli aristocratici disprezzano. Il nipote di don Fabrizio, Tancredi pur combattendo nelle file garibaldine cerca di rassicurare lo zio sul fatto che alla fine le cose andranno a loro vantaggio. Tancredi inoltre aveva sempre mostrato interesse verso la figlia del principe, Concetta, che era infatti convinta di questi sentimenti e li ricambiava. Succede però che il principe con la sua famiglia andarono a passare un po' di tempo nella loro residenza estiva a Donnafugata, lì il nuovo sindaco del paese è Calogero Sedara un uomo di modeste origini, un borghese. Tancredi appena vide la figlia del sindaco si innamorò perdutamente, questa si chiamava Angelica e, anche lei come il padre, era una borghese, non aveva perciò i modi degli aristocratici era per questo che Concetta in ogni occasione trovava quasi ripugnante il suo comportamento. Il fatto era che Angelica ammaliava tutti con la sua bellezza, tanto che Tancredi finirà per sposarla, tratto oltre che dalla sua bellezza anche dal suo denaro. Arriva il momento di votare per un importante plebiscito il cui esito decreterà o no l'annessione della Sicilia al regno italico, a quanti chiedano al principe un parere su cosa votare, il principe affranto dice di essere favorevole a questa entrata. I voti del plebiscito alla fine vengono comunque truccati dal sindaco Sedara, si arriva perciò all'annessione. Dopo questo un funzionario piemontese, il cavaliere Chevally offre a don Fabrizio la carica di senatore del Regno d'Italia ma il principe rifiuta l'incarico in quanto egli si sento un vero e proprio aristocratico e non vuole sottomettersi alla caduta del suo tempo. Il principe ora conduce una vita desolata fino a quando muore in una stanza di un albergo, come un uomo dimenticato da tutti, mentra tornava da Napoli dove aveva fatto delle visite mediche. Rimarranno solo le figlie del principe ormai rassegnate ad una vita sfavorevole.

mercoledì 7 luglio 2010

Canale Mussolini di Antonio Pennacchi


Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti immensi che assorbono l'acqua e prosciugano i campi, alle sue cascatelle i ragazzini fanno il bagno e aironi bianchissimi trovano rifugio. Su questa terra nuova di zecca, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce e punteggiata di città appena fondate, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra queste migliaia di coloni ci sono i Peruzzi. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui scendono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile nello stabilire le regole di casa cui i figli obbediscono senza fiatare. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare, il cocco di mamma. Iseo e Temistocle, Treves e Turati, fratelli legati da un affetto profondo fatto di poche parole e gesti assoluti, promesse dette a voce strozzata sui campi di lavoro o nelle trincee sanguinanti della guerra. E una schiera di sorelle, a volte buone e compassionevoli, a volte perfide e velenose come serpenti. E poi c'è lei, l'Armida, la moglie di Pericle, la più bella, andata in sposa al più valoroso. La più generosa, capace di amare senza riserve e senza paura anche il più tragico degli amori. E Paride, il nipote prediletto, buono e giusto, ma destinato, come l'eroe di cui porta il nome, a essere causa della sfortuna che colpirà i Peruzzi e li travolgerà.

venerdì 4 giugno 2010

HATIKVA di Marco Rivello


Uno sguardo disincantato che sa insinuarsi con fiducia nei vuoti rimasti tra l’architettura di ideologie di cui si nutre la società italiana. Un percorso che si snoda dalla fine degli anni Sessanta ai nostri giorni ripercorrendo gli eventi che hanno posto le basi per una nuova cittadinanza.

Una storia di uomini presenti e passati. Una storia scritta per gli uomini futuri.

lunedì 3 maggio 2010

MAFIA PULITA di Elio Veltri




‘Mafia Pulita’ di Elio Veltri e Antonio Laudati, pubblicato dalla Casa Editrice Longanesi, è un saggio che svela e spiega come le organizzazioni criminali stanno inquinando l’economia legale. La mafia sporca, quella che uccideva con crudeltà e in modi clamorosi, è stata sostituita da una mafia in giacca e cravatta, una affermata multinazionale del crimine dagli obiettivi molto più ambiziosi: la conquista dei mercati finanziari.

Il parlamentare Elio Veltri e il magistrato Antonio Laudati concentrano la loro attenzione su dati ormai di dominio pubblico che dimostrano senza ombra di smentita che la Mafia è diventata la più grande azienda italiana per fatturato. Si è infiltrata nelle banche, in ampi settori della vita pubblica e reinveste in economia legale l’enorme volume di denaro proveniente dalle attività illegali. Il patrimonio della Mafia potrebbe colmare da solo il debito pubblico italiano.


Questo mese inoltre vi invitiamo anche alla lettura di un altro libro (che è in allegato a quello principale riportato sopra) che è "LE CITTA' INVISIBILI" di Italo Calvino. Questo libro viene inserito straordinariamente in questo mese perchè sarà oggetto di discussione all'interno di un importante workshop che si terrà a fine agosto a Torre Orsaia, che prende il nome di "scenari possibili", organizzato dall'associazione culturale "Aste e nodi" . La volontà di voler contribuire a manifestazioni di rilevo e che mirano a dare professionalità e contenuti alle scelte politiche del nostro territorio, ci porta a sostenere tutte le iniziative di questo genere.

giovedì 8 aprile 2010

aprile 2010 - IL PICCOLO PRINCIPE







di Antoine de Saint Exupery

Pubblicato nel 1943, è un racconto molto poetico che - nella forma di un'opera letteraria per ragazzi - affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia. È fra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute della storia: è stato tradotto in più di 180 lingue e stampato in oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo.

In un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale. L'opera - sia nella sua versione originaria che nelle varie traduzioni in decine di lingue - è illustrata dagli acquerelli dello stesso Saint-Exupéry, disegni semplici e un po' naïf che sono celebri quanto il racconto.

Gli stessi disegni sono stati utilizzati per creare le copertine del libro. Ad oggi ne sono state stampate ben 315 differenti.