"Leggere nuoce gravemente all'ignoranza" è un'iniziativa del Forum dei Giovani di Caselle in Pittari. Il progetto consiste nella lettura di un libro al mese e la relativa discussione all'interno del nostro blog.
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giovedì 8 aprile 2010

aprile 2010 - IL PICCOLO PRINCIPE







di Antoine de Saint Exupery

Pubblicato nel 1943, è un racconto molto poetico che - nella forma di un'opera letteraria per ragazzi - affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia. È fra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute della storia: è stato tradotto in più di 180 lingue e stampato in oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo.

In un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale. L'opera - sia nella sua versione originaria che nelle varie traduzioni in decine di lingue - è illustrata dagli acquerelli dello stesso Saint-Exupéry, disegni semplici e un po' naïf che sono celebri quanto il racconto.

Gli stessi disegni sono stati utilizzati per creare le copertine del libro. Ad oggi ne sono state stampate ben 315 differenti.


3 commenti:

  1. DIAMO INIZIO ALLA DISCUSSIONE:
    sappiamo benissimo che questo è un libro che può essere letto(e RILETTO) ad ogni età.. proprio perchè lascia in ognuno un segno!! beh sarei curioso di capire i differenti sentimenti e pensieri che vi hanno sfiorato.. saranno molteplici e diversi(OVVIO)!!!invito tutti ad essere avidi di queste sensazioni degli altri.. ESPONETELE, COSI POTRETE DONARE QUALCOSA DI PREZIOSO E PRIVATO E NELLO STESSO TEMPO ESSERE RIPAGATI CON LA STESSA MONETA!!! BASTA ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO PER ARRICCHIRLO..

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  2. Ieri sera, lettura collettiva del Piccolo Principe...e una nuova esperienza vissuta grazie ad un libro.
    Leggendo del re, del vanitoso, dell'uomo d'affari, della volpe o del serpente, inevitabilmente, ti ritrovi ad associare i loro atteggiamenti a persone conosciute, incontrate,o solo viste.
    Il pensiero porta con sè critiche, giudizi, opinioni negative o positive...cerchi di capire il perchè di un comportamento...a volte giustifichi una persona, a volte la deridi, a volte la escludi...perchè è facile giudicare gli altri..."è molto più difficile giudicare se stessi che gli altri. Se riesci a giudicarti bene è segno che sei veramente saggio".
    E noi, che di sicuro sappiamo giudicare gli altri, fino a che punto siamo in grado di giudicare realmente noi stessi? ...:)

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